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Gatto, quali sono i parassiti interni ed esterni

I parassiti rappresentano una minaccia costante per tutti i gatti, anche per quelli che non escono mai di casa: questi microrganismi, infatti, si riproducono a ritmo vertiginoso diffondendosi attraverso vari canali (superfici, piante, crepe nei muri e nel pavimento, acqua, cibo, insetti e altri animali ospiti). Il rischio di infestazione aumenta con la bella stagione, perché le temperature miti creano il clima ideale per la proliferazione dei parassiti.

Esistono varie specie di parassiti del gatto, raggruppabili in due grandi categorie:

- parassiti interni. Si tratta dei cosiddetti vermi intestinali, che si insediano nel tratto digerente sottraendo al gatto il sangue e le sostanze nutritive. I sintomi quindi sono soprattutto a carico dell'intestino: malassorbimento, diarrea, vomito, feci molli, inappetenza. Privo dei principi nutritivi che gli servono, il gatto manifesta debolezza, dimagrimento eccessivo, debilitazione e prostrazione. Alcuni di questi microrganismi possono essere individuati osservando le feci del gatto: è il caso degli ascaridi, che si presentano con l'aspetto di uno spaghetto cotto. Altri parassiti intestinali, troppo piccoli da vedere a occhio nudo, sono rilevabili solo attraverso analisi mirate;

- parassiti esterni. Appartengono a questo gruppo i parassiti che si attaccano alla cute del gatto per succhiarne il sangue (flebotomi), come le pulci, le zecche e i pidocchi. Ancor più insidiosi sono le zanzare, veicolo della filaria (microrganismo che attacca il sistema cardiovascolare), e gli acari dell'orecchio, responsabili delle otoacariasi (infestazioni dei padiglioni auricolari).

Gatto, quali sono i parassiti interni ed esterni

Nonostante le marcate differenze, tutti questi parassiti hanno un punto in comune: la loro presenza, infatti, viene segnalata da una sintomatologia ben precisa, che comprende prurito insistente, lesioni cutanee e perdita di pelo. Nelle otoacariasi si aggiunge anche l'eccessiva quantità di cerume scuro.

Mai trascurare una problematica di questo tipo, perché può degenerare in disturbi di più grave entità: le otoacariasi, ad esempio, tendono ad estendersi all'interno dell'orecchio, compromettendo seriamente l'udito del gatto.

Come debellare i parassiti del gatto? I più semplici da eliminare sono le pulci, le zecche e i pidocchi: in commercio, infatti, esistono antiparassitari in grado di uccidere sia i parassiti adulti che le larve e le uova, prevenendo così le reinfestazioni.

E' fondamentale che l'antiparassitario sia specifico per gatti: vietato utilizzare i prodotti destinati ai cani, perché possono risultare tossici. Per la filaria e gli acari dell'orecchio, invece, è necessario rivolgersi al veterinario, che saprà prescrivere l'antiparassitario più adatto; stesso dicasi per i vermi intestinali, che richiedono trattamenti farmacologici mirati.

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