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Gatto Ragdoll, come nutrirlo correttamente nell'età adulta

Se il tuo Ragdoll ha già compiuto un anno, è il momento di cambiare la sua dieta. Terminata la fase dello sviluppo, infatti, il suo organismo richiede alimenti più leggeri e digeribili in grado di offrire ad organi, tessuti e funzioni vitali un supporto completo ma al tempo stesso accuratamente bilanciato.

Questa razza felina si distingue per una struttura fisica robusta, per un manto lungo e folto e per un'intelligenza pronta e acuta: la nutrizione del soggetto adulto, quindi, deve supportare e ottimizzare al massimo tutte queste prerogative, contrastando allo stesso tempo la tendenza al sovrappeso e fornendo al sistema immunitario il necessario sostegno. La dieta ideale per il gatto Ragdoll adulto deve quindi includere:

- un apporto bilanciato di proteine e aminoacidi essenziali da carni leggere e nutrienti (pollo, pesce, manzo, agnello, maiale...) per mantenere in buona salute il tessuto muscolare senza gravare sulla digestione e sulla funzionalità renale;

- una miscela completa di sali minerali (potassio, fosforo, selenio, magnesio, calcio, ferro) in quantità accuratamente dosata per fornire il necessario rinforzo alle ossa, ai denti e alla funzionalità cardiovascolare evitando allo stesso tempo l'insorgenza delle patologie urinarie;

- un massiccio e variegato apporto di vitamine (A, E, C, D, gruppo B) da frutta, verdura e ortaggi per l'efficienza visiva, la salute del sistema nervoso e il rafforzamento delle difese immunitarie;

- un'adeguata integrazione di antiossidanti (li trovi nella frutta, ma anche in molte erbe officinali) per la prevenzione delle problematiche legate all'invecchiamento cellulare;

 Gatto Ragdoll, come nutrirlo correttamente nell'età adulta

- acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6 da oli vegetali o di pesce per la protezione della cute, la bellezza del pelo, il benessere del cuore, il controllo dei livelli di colesterolo, la prevenzione delle infiammazioni (cutanee, urinarie, articolari, ecc.);

- un apporto energetico moderato da fonti di carboidrati "alternative" e ad alta tollerabilità come le patate, il riso, i piselli e altri ingredienti a basso indice glicemico. Rispetto ai più diffusi cereali (come il frumento) e ai carboidrati complessi, questi alimenti forniscono al gatto tutta l'energia di cui ha bisogno senza provocare intolleranze, problemi digestivi, malassorbimento, irregolarità intestinale e carenze nutrizionali dovute alle difficoltà di assimilazione;

- fermenti prebiotici e fibre per una migliore assimilazione, per la regolarità del transito intestinale e per l'espulsione dei boli di pelo.

Riassumendo, la carne dovrà sempre essere l'alimento principale; per completarne il potere nutritivo, sarà opportuno associarla ad ingredienti funzionali quali verdura, frutta, oli vegetali o di pesce e ad una piccola quantità di carboidrati altamente tollerati (piselli, patate, riso).

Se alimenti il tuo Ragdoll con crocchette e altri mangimi industriali, scegli una formula mirata (adult, sterilised, light. indoor, ecc.) e controlla bene l'etichetta: si alla carne come primo ingrediente, meglio ancora se fresca. Preferisci formule grain free o low grain per una perfetta assimilabilità.

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Impianto del Microchip e Iscrizione all'Anagrafe Felina, due semplici passi per tutelare il tuo micio

L'impianto del microchip e l'iscrizione al database dell'Anagrafe Nazionale Felina sono due procedure estremamente efficaci per la sicurezza del tuo micio.

A differenza di quanto accade per il cane, nel caso del gatto queste misure non costituiscono un obbligo di legge entro i confini del territorio italiano (con qualche eccezione, come la Lombardia: informati bene con il sito della tua regione).

Il microchip diventa invece indispensabile in caso di viaggi all'estero: fra i documenti da presentare obbligatoriamente per ottenere il Passaporto Europeo per animali domestici, infatti, c'è proprio il Certificato di applicazione del Microchip, redatto dallo stesso veterinario che ha effettuato l'impianto.

Impianto del Microchip e Iscrizione all'Anagrafe Felina, due semplici passi per tutelare il tuo micio

Sotto il profilo della sicurezza, microchip e iscrizione all'Anagrafe sono sempre altamente consigliati, soprattutto se il gatto è libero di allontanarsi da casa ed è quindi a più elevato rischio di furto o smarrimento. Ecco quindi gli step da seguire per rendere più serena la tua vita e quella del tuo peloso.

- Appuntamento presso un ambulatorio abilitato.

Solo un veterinario aderente all'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (A.N.M.V.I.) è autorizzato ad impiantare il microchip e ad effettuare l'iscrizione all'Anagrafe Nazionale Felina. Per trovare quello più vicino a te, consulta l'elenco sul sito ufficiale https://www.anagrafenazionalefelina.it/.

- Applicazione del microchip.

Il veterinario inocula il dispositivo al tuo micio tramite un'iniezione veloce e indolore. Una volta iniettato (di solito, alla base del collo o fra le scapole), il microchip resta inerte e non emette alcun tipo di vibrazione, a meno che non venga attivato da un apposito lettore. Questa lettura serve a rilevare il codice interno di 15 cifre che identifica il tuo gatto. Per questo suo particolare funzionamento, per le sue minuscole dimensioni e per il materiale biocompatibile di cui è composto, il microchip è assolutamente sicuro per la salute del micio, che potrà conviverci senza alcun fastidio.

- Burocrazia.

Dopo aver effettuato l'impianto del microchip, il veterinario ti rilascerà l'apposito Certificato attestante l'avvenuta microchippatura, indispensabile per richiedere il Passaporto Europeo per animali da compagnia.

- Iscrizione all'Anagrafe Nazionale Felina.

L'Anagrafe Felina non è un'istituzione pubblica ma un'iniziativa privata promossa dall'A.N.M.V.I.: l'iscrizione del gatto non è obbligatoria e avviene su base del tutto volontaria. Sulla banca dati informatizzata dell'Anagrafe, il veterinario riporta i dati identificativi del gatto dotato di microchip, creando una scheda con i riferimenti segnaletici (razza, età, colore del manto, ecc.), il numero del microchip e i dati anagrafici del proprietario. Così, in caso di smarrimento o furto, sarà possibile risalire al proprietario mediante la lettura del microchip.

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Il gatto Ragdoll, connubio perfetto di bellezza e amore

Se cerchi un amico per la vita per te o per chi ami, vai a colpo sicuro: scegli un Ragdoll. Gatto di eccezionale fascino, il Ragdoll si distingue per la sua corporatura grande e massiccia, per il suo manto lungo e soffice e per i suoi incantevoli occhi blu.

Ma il suo aspetto "scenografico" non è che un riflesso della sua bellezza caratteriale. Questo magnifico gatto possiede una capacità di dare amore che non ha nulla da invidiare a quella del cane (anzi, in molti casi la supera).

Mansueto, paziente e coccolone, va d'accordo con tutti i membri della famiglia, non solo esseri umani ma anche animali: se in casa ci sono anche altri pelosi, quindi, l'integrazione sarà facile e immediata.

Grande compagno dei bambini, con cui adora condividere giochi e scorribande, sa essere tranquillo, silenzioso e discreto al momento giusto. Per lui coccole, parole dolci e sonnellini in braccio sono al primo posto, così come la presenza del suo umano.

 Il gatto Ragdoll, connubio perfetto di bellezza e amore

Il Ragdoll, infatti, vive praticamente per la persona amata: in casa la segue ovunque, ed è disposto anche a viaggiare pur di non separarsene. Insomma, il Ragdoll ha il dono di far sentire speciale chiunque viva accanto a lui: è quindi un amico meraviglioso per tutte le persone anziane, ammalate, sole o emotivamente fragili.

Questa sua amorevolezza si accompagna ad una grande suscettibilità: il Ragdoll, infatti, non ama essere lasciato solo, e se rimproverato o ignorato si sente ferito e si chiude in sé stesso.

Essendo la risultante di un processo di selezione che ha eliminato alcune caratteristiche fondamentali della "felinità", questa razza è totalmente priva di aggressività, di diffidenza e di senso del pericolo; addirittura, in caso di caduta, il Ragdoll non sa girarsi istintivamente per cadere in piedi. Chi lo adotta, quindi, deve proteggere scrupolosamente la sua incolumità, togliendo dal suo ambiente qualsiasi possibile fattore di rischio.

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In vacanza con il tuo gatto, quello che devi sapere

Se hai deciso di partire con tuo micio, preparati ad un'esperienza bellissima che rinsalderà il vostro legame e vi farà vivere istanti di pura felicità. Non sempre, infatti, nella vita di tutti i giorni si può dedicare al proprio amico a quattro zampe tutto il tempo che si vorrebbe. Andare in vacanza insieme significa poter condividere finalmente ogni momento fra coccole, giochi e relax. Ecco una piccola guida per organizzare al meglio la vostra meravigliosa "vacanza a sei zampe".

- Prepara i documenti.

Qualsiasi sia la meta scelta, il tuo gatto dovrà attestare di essere in regola con i vaccini obbligatori (la cosiddetta "vaccinazione trivalente")e in possesso del microchip. In Italia basterà il solo libretto delle vaccinazioni aggiornato; all'estero, invece, saranno necessari altri certificati, come il Passaporto Europeo per Animali da Compagnia (richiedilo alla tua ASL di competenza).

Fuori dall'Italia, inoltre, potrebbero essere obbligatori anche alcuni vaccini aggiuntivi, come l'antirabbica. Per tutte le informazioni che ti servono puoi rivolgerti al veterinario, alla ASL o all'ambasciata della nazione di tuo interesse.

- Scegli il mezzo di trasporto.

In linea generale, il micio viaggia sempre ben chiuso in un trasportino omologato. Se viaggiate in aereo, treno o nave, ricorda che ogni compagnia segue le sue regole in materia di trasporto degli animali domestici, quindi prima di prenotare prendi attentamente visione delle relative normative.

 In vacanza con il tuo gatto, quello che devi sapere

Quando fai il biglietto, inoltre, non dimenticare mai di specificare che viaggi con un gatto. Sempre in tema di prenotazione, non dare per scontato che ogni albergo accetti i gatti: informati sempre bene prima di effettuare la tua prenotazione.

Se invece avete optato per il viaggio in auto, posiziona il trasportino sul sedile posteriore, in un punto ombroso e al riparo dalle correnti d'aria. Onde evitare colpi di calore e altri malesseri, spruzza spesso dell'acqua sul manto del micio. Per ovvie ragioni di sicurezza, non permettere mai al tuo peloso di vagare libero nell'abitacolo durante la marcia e non lasciarlo mai da solo chiuso nell'auto in sosta.

- Ultimi preparativi:

il bagaglio e l'appuntamento dal veterinario. Insieme alle tue valigie, prepara un piccolo corredino "a misura di micio": spazzola, prodotti detergenti, ciotole, antiparassitario, giochini, copertina, cuscino o cuccia, traversine igieniche, cassettina e lettiera, scorte del suo solito cibo e tutti gli altri articoli di uso quotidiano. Alcuni giorni prima della partenza porta il tuo tesoro dal veterinario per controllare che stia bene e per eventualmente provvedere a vaccini, richiami e impianto del microchip.

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Parassiti interni ed esterni del gatto, come riconoscerli e curarli

Più frequenti tra i gatti che vivono all'esterno, i parassiti possono colpire anche i soggetti domestici a motivo della loro grande diffusione. Questi piccoli organismi si installano sulla cute o nel sistema gastrointestinale del gatto nutrendosi di sangue e di tessuti. Conoscerli aiuta a mettere in atto le giuste strategie per prevenirli e combatterli. Vediamo in dettaglio quali sono.

- Parassiti esterni

A questo gruppo appartengono le pulci, le zecche e i pidocchi: si tratta di insetti "flebotomi" che si ancorano saldamente alla pelle e vivono succhiando il sangue dell'ospite. Oltre a scatenare irritazioni, dermatiti, perdita di pelo e altre affezioni cutanee, questi parassiti possono trasmettere virus e batteri responsabili di gravi patologie. Nella maggior parte dei casi sono invisibili ad occhio nudo: il gatto infestato ne rivela la presenza attraverso sintomi quali il prurito insistente, le lesioni da grattamento, la cute e il pelo in cattive condizioni.

 Parassiti interni ed esterni del gatto, come riconoscerli e curarli

Per debellarli e prevenirne la ricomparsa, in genere è sufficiente un buon antiparassitario specifico per gatti. Diverso è il caso delle otoacariasi, ovvero le infestazioni da acari delle orecchie: individuabili da un abbondante cerume di colore nerastro nel padiglione auricolare, provocano nel gatto un prurito insopportabile e la tendenza a tenere la testa piegata su un lato. Se non viene curata tempestivamente, questa infestazione degenera in complicanze molto serie che possono portare anche alla perdita dell'udito: qualora il tuo gatto ne sia colpito, quindi, rivolgiti subito al veterinario.

- Parassiti interni

Come le tenie, la giardia e i vermi tondi. Possono introdursi nell'intestino del gatto con varie modalità: ingestione di carne già infetta, uova presenti nell'ambiente e sulle superfici, elevato livello di promiscuità tra gatti, contatto con topi e altri ospiti intermedi. I cuccioli possono assumerli con il latte materno: ecco perchè è importante sverminarli già nelle prime settimane di vita. Come è possibile accorgersi se il proprio gatto è infestato? Due sono gli indizi: i malesseri gastrointestinali e lo stato delle feci.

Il gatto che ha contratto i vermi può soffrire di diarrea, vomito ricorrente, inappetenza, dimagrimento eccessivo, prostrazione, svogliatezza. Alcuni vermi sono facilmente individuabili nelle feci: gli ascaridi, ad esempio, somigliano a degli spaghetti cotti. Mai trascurare una condizione di questo tipo: a lungo andare, infatti, i parassiti compromettono seriamente la salute del gatto, con complicanze che possono portare addirittura al decesso.

Le infestazioni da parassiti intestinali non possono assolutamente essere risolte con le cure "fai da te": solo il veterinario, infatti, è in grado di diagnosticare l'esatta tipologia di parassita e di prescrivere il farmaco adeguato con i modi e i tempi di somministrazione più idonei.

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